Le opere rappresentano un proseguimento della recente ricerca espressiva condotta dall'artista a partire dall'estate 2016, basata su un principio di aggregazione di delicati elementi modulari che possono associarsi secondo infinite possibilità.
Veduta della mostra Le forme effimere, maggio-giugno 2017. Studio d'Arte 15 Cesena
Le fantasiose combinazioni di piccole tessere dai colori madreperlacei creano forme leggere che sembrano aggregarsi per gioco, si articolano nello spazio come se seguissero un processo di crescita spontanea.
L'spetto di arbitrarietà, l'aspetto giocoso e quasi ingenuo, il senso di leggerezza, provvisorietà di equilibri, sono i valori spesso percepiti dall'artista nella sua personale osservazione della realtà che la circonda, ed espressi attraverso una sottile germinazione inventiva e ad un iter progettuale che si è sviluppato a monte, in una fase precedente alla realizzazione delle opere finali. I diversi elementi, le tessere di questi mosaici tridimensionali, sono ispirati ai giochi di costruzioni per bambini, ma sono studiati e realizzati singolarmente e non in serie, per poterne ricavare pezzi combinabili, appartenenti aduna stessa "famiglia", ma al tempo stesso diversi tra loro, per poter ottenere risultati diversi in ogni combinazione. La scelta dei materiali, delle forme, delle dimensioni e dei colori è indirizzata comunque verso una sensazione di fragilità, preziosità e delicatezza ben espressa dal titolo "Forme effimere", poetica allusione alle fasi della vita.
Dettaglio di una delle opere.
Esposta come in un museo improbabile, in due diverse occasioni, presso Studio d'Arte 15 a Cesena, tra il Natale del 2016 e l'estate del 2017, questa strana collezione di oggetti, sembra collocarsi a metà strada tra le costruzioni fantastiche di un architetto bizzarro e i misteriosi congegni di macchine sconosciute, mentre la loro esposizione complessiva è disposta come in una coreografia museale: una raccolta di reperti indecifrabili provenienti da altri pianeti. Con tutta la leggerezza e il polimorfismo dei pensieri, trascinati dal divenire della vita, queste forme hanno anche una natura "effimera", poichè si tratta di composizioni provvisorie che vivono il tempo della loro esposizione, analogamente alla dimensione emozionale che le ha prodotte. Poi scompariranno per mano dell'artista che le ha create, sfumando nel flusso delle sensazioni, per rinascere in forme nuove in una prossima occasione.
M. G.